Bassa centrale. All’Archivio di Stato di Brescia si conserva una bella mappa acquerellata che tratteggia il territorio tra Farfengo, Gabiano, Quinzano e il fiume Oglio, con dettagli topografici e topnomastici che meritano qualche considerazione.

Quinzano. Del nome di una cascina che oggi, italianizzato, suona come "Falivera", possiamo riconoscere l'antica origine grazie alle notizie fornite sulla sua etimologia da Pandolfo Nassino, che fu vicario a Quinzano nel 1536 e nel 1540.

Quinzano. Nella storia locale spesso ci si imbatte in monumenti dal passato glorioso, di cui non resta più traccia materiale, e si può solo ricostruirli colla fantasia a partire da scarne documentazioni: come per la chiesa di S. Maria delle Grazie.

Cignano. Tre pergamene degli anni 1479-1481 attestano l'annessione della chiesa senza cura di Santa Maria di Cignano al convento dei frati Predicatori di San Domenico in Brescia, promossa dall'allora priore beato Sebastiano Maggi.

Quinzano. Indagare sul passato a volte assomiglia tanto a una investigazione poliziesca: dagli indizi sparpagliati che la storia ogni tanto fa trapelare dobbiamo ricavare informazioni su epoche e luoghi di cui spesso non abbiamo speranza di sapere altro.

Cadignano. Il 12 maggio 1489, una bolla di Innocenzo VIII unì il beneficio di San Nazaro alla mensa dei canonici del duomo di Brescia, per finanziare la cappella musicale e l'organista. Da allora il Capitolo maggiore fu padrone dei beni terrieri della piccola parrocchia.